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  • Massimo Mannarelli

LA MAGIA SESSUALE NELLO SPOSALIZIO ASTRALE


La chiave che apre alla trascendenza si chiama Energia Sessuale. Sia l’uomo che la donna sono meritevoli del presenziare divino (la Shekhinah) che dimora in loro e senza la quale il fuoco li consumerà. Secondo i cabalisti l’atto di unione tra gli opposti viventi ha un valore teurgico in quanto l’unione sessuale perfetta influenza realmente la presenza divina all’interno della coppia meritevole. Abraham Abulafia, Isaac d’Acco, o qualunque altro cabalista, erano verosimilmente sposati o, perlomeno, contemplavano come legittime le relazioni sessuali, da un punto di vista più prettamente religioso, poiché esse erano contemplate all’interno dei sacri testi visto che quest’ultimi testimoniano il valore sacro della sessualità all’interno della coppia la cui intimità li lega inevitabilmente a Dio.

Il Ki cinese è l’unione di quest’ultimo con il Jing che rappresenta la penetrazione della terra Yin ad opera del cielo Yang quale risoluzione della dualità cielo-terra che sono due principi spirituali che uniti insieme formano il Tao.

Tale energia viene definita nella cultura vedica con il termine "Kundalini" (dalla radice Kundalin, che significa “circolare, spiraleggiare, serpeggiare”) essa rappresenta una delle Vie dell’equilibrio degli opposto complementari, tale energia per la cultura occidentale si concretizza come Magia o Alchimia codificando il sistema energetico umano con il Caduceo di Mercurio e i suoi due Serpenti intrecciati intorno al bastone centrale. Gli stessi serpenti nella Cabala si trasformano nei tre pilastri dell’Albero della Vita: uno centrale e due laterali, la cui funzione ricorda quella dei bracci di una Bilancia Spirituale con cui cercare un equilibrio interiore dinamico. Vi è dunque una energia che scorre, che si concentra, si distribuisce, si blocca e si sblocca, che viaggia nella colonna vertebrale sino a distribuirsi lungo tute le vie e i centri del sistema nervoso e del sistema endocrino, in un sistema di ricircolo e scambio continuo. In questa prospettiva lo stesso essere umano viene considerato, nel suo insieme, un unico potente canale di comunicazione tra i diversi piani dell’Essere e dell’Universo, capace di ricevere, trasformare, far circolare e ritrasmettere la benefica Luce Spirituale o Fluido Cosmico, di cui ogni cosa è intimamente composta.

Richard Bach, in “Illusioni”, scrive: «Quella che il bruco chiama fine del mondo, il maestro la chiama farfalla», vi è quindi una naturale mutazione dell’essere che avviene nell’unione di coppia che contiene in sé il cammino di liberazione interiore che quando diviene unione con il tutt’Uno genera un legame alchemico, magico ed astrale indissolubile.

L'unione perfetta si raggiunge attraverso il matrimonio astrale che diviene perfezione matrimoniale attraverso il quale nel riconoscimento dell’altro come completezza del proprio essere si libera la magia sessuale attraverso un percorso di ordine e iniziazione all’interno di un percorso che “cristificandosi” crea il corpo di luce ma perché ciò avvenga l’uomo e la donna devono adorarsi in tutti i sette piani cosmici.

Platone spiega che la bellezza dei corpi infatti fa sì che Eros faccia desiderare agli uomini di vincere la morte attraverso la generazione o la purificazione dalle cose terrene. Il filosofo ritiene infatti che Eros (che nel tiaso religioso è associato a Dioniso) possa preparare all'esercizio della liberazione dalla morte intesa come affrancamento dai lacci terreni come insegnavano i mystai, quest’ultimi ammonivano i falsi praticanti portatori delle ferula affermando che i Bacchi posseduti dal Dio fossero rari.

Ciò fa capire di come la Magia Sessuale era, in tempi di iniziazione, insegnata in gran segreto e come solo al discepolo Sveglio. Il discepolo che accettava le direttive di Magia Sessuale apprendeva il modo di esercitare il “volitismo” (in sintesi il dominarsi in ogni circostanza, ampliare il proprio orizzonte intellettuale ed accrescere le forze individuali), il “decretismo” (la capacità di promanare ordini ineluttabili, di indurre in altri desideri, pensieri e sentimenti, il potere di creare entità, è la qualità dittatoriale, la potenza positiva dell’essere umano) ed il “posismo” (realizzazione dello stato recettivo od emissivo mediante la capacità di concentrazione ed astrazione, ed una posizione speciale del corpo).

Intendiamo qui il termine Magia nel suo significato teurgico, un contenitore che secondo l’antica concezione ha in sé la possibilità sia del bene che del male sotto forma di Teurgia e Goetia. In questo caso il termine Teurgia diviene “operazione divina” che obbliga gli Dèi a manifestarsi. Ciò accade nell’unione tra i coniugi come “momento estatico” in cui la divinità scende in loro, in cui gli amanti vivono il sentiero del matrimonio perfetto sino al coronamento di Krishna e Radha.

Shakti e Shiva, la coppia eterna della religione induista, rappresentano egli stessi il Lingam e la Yoni, uniti e compenetrati. L’uomo e la donna, uniti sessualmente durante l’estasi suprema dell’amore rappresentano la Polarizzazione dei Sessi, ossia a quella sorta di interazione magnetica che grazie all’unione sessuale, dà luogo ad una conciliazione degli opposti cosmici presenti in ogni essere umano, sotto forma di una forza positiva ed una negativa che trova la realizzazione estrema nella creazione dell’androgino. L’intero Universo, tutti gli esseri viventi senza eccezione alcuna, sono retti dal principio di due forze contrarie esercitanti l’una sull’altra una fatale attrazione. Si può parlare di una forza positiva e di una forza negativa, forze che si ritrovano nel bene e nel male, nell’emissione e nella ricezione, nella vita e nella morte, nell’idea e nell’azione, nell’uomo e nella donna (poli magnetici, positivo l’uomo e la donna negativo sul piano materiale, mentre sul piano sottile la donna è il polo attivo, e l’uomo è il polo negativo).

«L’unione dell’uomo e della donna è come l’unione del cielo e della terra. È grazie alla loro corretta unione che il cielo e la terra durano in eterno. Gli esseri umani sono divenuti mortali perché hanno perduto questo segreto. La conoscenza di esso apre la strada all’immortalità.»(Shang Ku San Tai)

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