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Massimo Mannarelli

L'IMAN. LA FEDE DEL CUORE


La professione di fede (shahada) non è un atto formale ma adesione interiore. Pronunciando “Ash-hadu an la ilaha illa-Llah wa ash-hadu anna Muhammadan rasulu” ammettiamo di credere in Allah e nei Suoi Messaggeri (AS).

L’iman (la fede) è in realtà qualcosa di più sublime di una semplice testimonianza, essa viene percepita prima attraverso la mente e poi, solo dopo una serie di innumerevoli sforzi e il superamento di alcune resistenze interiori, penetra nel cuore e quando ciò avviene egli conosce la verità con il cuore stesso.

L’uomo conosce una infinità di cose grazie all’astratto raziocinio ma la sua conoscenza resta inefficace ed incompleta fino a che la fede non illumina il suo cuore.

La percezione razionale rende le cose semplici, ma è in se stessa incompleta ed inefficace senza la fede.

Il significato di Iman consiste nell'essere pienamente consci con il cuore del fatto di aver percepito attraverso la ragione. Ciò che occorre è uno sforzo ed una lotta affinché il cuore possa sentire quello che la ragione ha compreso: che questo mondo nella sua interezza vive alla presenza di Dio. Se i nostri cuori afferrano questa verità, cioè che qui, adesso, siamo alla presenza di Dio, l'uomo è automaticamente liberato da ogni colpa. Tutta la sua mancanza è dovuta al fatto che l'uomo non ha ancora percepito questa verità con il suo cuore. La nostra ragione ci dice che Dio è presente ovunque, anche i Profeti l'hanno affermato, e noi abbiamo udito dire nel Corano: “...Egli è con voi ovunque voi siate...” (Sacro Corano, Sura al-Hadid, 57:4)

Sfortunatamente noi non sentiamo le presenza di Dio nelle nostre vite in modo costante quanto piuttosto in maniera tratteggiata compiendo ancora azioni egoistiche e irrispettose del mondo circostante. Quando un uomo si trova alla presenza di una persona importante ha, per prima cosa, riguardo del proprio comportamento, se fossimo perennemente convinti della presenza di Allah, il Potente, il Supremo, consapevoli che tutto l’universo sta alla sua presenza non commetteremmo nessun torto nel creato perché farlo sarebbe come opporsi a Dio stesso.

Una volta che la verità penetra nei nostri cuori qualunque cosa si faccia dovrebbe essere semplicemente azione divina per l’amore di Allah, così facendo il puro devoto esce dalle tenebre ed entra direttamente in un mondo di luce.

Ogni nostro gesto sarebbe gesto radiante, le nostre parole pronunciate e udite con luce, perché percepire la verità con il cuore significa divenire e produrre luce.

I Profeti (AS) giunsero sempre per liberarci dall'oscurità e ad aiutarci a raggiungere il mondo della luce.

Una giovane pianta per quanto solida si creda può essere sradicata anche da un bambino, ma se quest’albero cresce ci vorrà la forza di una persona adulta per sradicarlo, ma se esso diviene un grosso albero allora non sarà più facile per nessuno sradicarlo.

Se una fede non fondata sulla conoscenza del cuore egli si sottopone al rischio dello sradicamento continuo poiché la ragione da sola spinge se stessa a speculazioni di ogni tipo.

La ragione sorretta dalla fede è la via che porta all’apertura del cuore dove risiede la Verità.

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IL BLOG DI MASSIMO E SIBILLA MANNARELLI

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