"LA ROSA DEL MONDO". LA VISIONE UTOPISTICA DI DANIIL ANDREEV
Spesso, in condizioni avverse come la prigionia o l'esilio, sono nate grandi opere: Dante scrisse in esilio la Divina Commedia, Severino Boezio scrisse in prigione La consolazione della filosofia, Tommaso Campanella compose in carcere quasi tutte le opere…
Proprio durante la permanenza nei Gulag staliniani lo scrittore russo Daniil Andreev (conosciuto anche come il Dante russo) scrisse “La rosa del mondo” (Roza mira), un’opera di profonda ispirazione antroposofica.
Daniil nacque a Berlino. Sua madre, Aleksandra Veligorskaya, morì dandolo alla luce. Suo padre, Leonid (grande scrittore russo), devastato dalla perdita dell’adorata moglie, rifiutò il figlio come causa della sua sofferenza. Il giovane Daniil fu mandato a vivere con la famiglia della zia materna, Elizaveta Dobrova.
Il ragazzo crebbe a Mosca in una famiglia fortemente religiosa, contraria alla moda nascente dell’ateismo. Dopo la rivoluzione di ottobre del 1917 il padre di Daniil lasciò il paese ma il ragazzo fu lasciato con la famiglia della zia. Sin dall’infanzia egli compose poesie e storie già piene di misticismo e creature fantastiche. Si segnalava come poeta visionario che dialogava con gli spiriti della natura e degli elementi, finché negli anni '30 cominciò ad avvicinarsi alla teosofia e l'antroposofia.
Studiò in una scuola privata divenuta pubblica dopo la rivoluzione e successivamente entrò nel corso di letteratura. Non gli fu permesso di andare all’università a causa del suo background non proletario. Si sposò la prima volta mentre era ancora solo uno studente. Dopo il diploma, iniziò a lavorare, ma continuò nei suoi esperimenti letterari pur nella consapevolezza di non avere alcuna possibilità di essere pubblicato in URSS.
Nel 1937 incontrò la sua seconda moglie, Alla. Nel 1942 fu arruolato nell’esercito sovietico e servì come non combattente. Dopo la Guerra, tornò alla vita civile ed a lavorare a Mosca.
Nell’aprile del 1947 fu arrestato, incarcerato e condannato a 25 anni di carcere per propaganda anti sovietica, per avere organizzato un gruppo sovversivo e per aver pianificato l’assassinio di Stalin. Parte della prigionia la trascorse nella famosa Prigione Vladimir (Vladimirsky Tsentral) creata per criminali ritenuti altamente pericolosi. Quasi tutti i suoi lavori furono distrutti dalla polizia come letteratura sovversiva incluso il racconto “Wanderers of Night” avente ad oggetto l’opposizione spirituale all’ateismo ed al ruolo del Soviet.
Sua moglie Alla fu anch’essa incarcerata e mandata nei campi di prigionia a Mordovia.
Nel 1954 il suo caso fu rivisto e la condanna ridotta a 10 anni. Lo stesso anno egli ebbe il primo infarto, primo segno della malattia che lo avrebbe portato alla morte.
Nel mese di aprile del 1957, fu rilasciato perchè malato terminale. In tre mesi fu ufficialmente riabilitato e dopo due anni morì a Mosca.
Pur dichiarandosi cristiano ortodosso, gli fu negata dal sacerdote l'eucarestia al momento della morte perché credeva nella reincarnazione.
Mentre era ancora nella prigione di Vladimir, lo scrittore iniziò ad avere visioni mistiche e cominciò a scrivere il suo principale lavoro “La Rosa del Mondo” (Roza Mira), un trattato mistico contenente una dettagliata descrizione della realtà spirituale che circonda la terra.
Egli riteneva che tale realtà fosse composta da due livelli, uno ascendente diretto verso Dio e uno discendente creato dalle forze maligne guidate da Lucifero. Secondo il mistico russo, l’Universo era la creazione di entità spirituali volute da Dio come Monadi. Ogni monade era simile a Dio con illimitate libertà e potere creativo. Egli differenziava le monadi tra quelle create da Dio e quella nate dallo stesso, queste ultime, la minoranza, erano molto più potenti e destinate ad essere leader dei due mondi. Lucifero, nel pensiero di Andreev, era una delle monadi nate da Dio ma che aveva rifiutato Dio diventando il primo essere diabolico nel mondo. Da questo momento iniziò l’eterna rivalità tra bene e male che si è riflessa nel destino e nella storia delle nazioni.
Secondo la teoria mistica di Andreev, nessuna religione del mondo è completa, esse, infatti, mostrano singoli aspetti separati di Dio. Nessuna religione è falsa e il cristianesimo è considerata una delle più vicine alla verità.
Il libro fu pubblicato unicamente in URSS da Samizdat, una forma di pubblicazione alternative in cui di mano in mano si facevano circolare copie delle opere ritenute proibite. Ufficialmente fu pubblicato per la prima volta nel 1991. Nel 1997 fu tradotto in inglese e pubblicato negli USA.
Secondo Andreev, la Terra è solo un livello all’interno di una complessa gerarchia di livelli alcuni dominati dalle tenebre ed altri dalla luce che congiuntamente formano la realtà metafisica. Ogni persona è di fondo un puro essere spirituale (monade), creato da Dio e che esiste eternamente non toccata dal male. Nel discendere nel mondo, la monade acquisisce un corpo ed aspetti sempre più materiali e facendo questo diventa preda della logica di bene e male. Il male viene inteso in una logica luciferina ossia come la ribellione cosmica di alcune creature contro Dio.
Nel presentare la sua visione, Andreev introduce molti nuovi termini che egli dice di aver ricevuto nelle sue visioni per descrivere la realtà. Egli fornisce I nomi dei diversi livelli di esistenza e degli esseri che li abitano. Oltre alle visioni dei piani metafisici di luce ed oscurità, egli riporta anche le esperienze di beatitudine derivanti dalla comunione con gli esseri spirituali presenti nella natura. Ed ecco alcuni termini da lui introdotti:
Bramfatura: un Sistema di piani di realtà connessi insieme che formano una realtà planetaria. Le Bramfatura esistono anche ad altri livelli quali quello atomico. La Bramfatura della Terra è chiamata Shadanakar.
Enrof: il livello della realtà fisica.
Pit: il più basso livello dei piani dell’oscurità all’interno di Shadanakar. Il Pit terrestre è connesso con il Pit galattico ad Antares.
Sakwala: due o più livelli all’interno di un Bramfatura che sono strettamente connessi e che si influenzano vicendevolmente.
Zatomis: I più alti livelli delle metaculture umane. La dimora delle creature che guidano lo sviluppo culturale attraverso la meta storia. Vengono identificato 34 Zatomis. Queste metaculture o supernazioni vanno dall'antica Atlantide all'Egitto, fino alla Russia celeste e a una civiltà finale che si chiamerà Arimoiia.
Synclite: la comunità delle anime illuminate all’interno di un Zatomis. I mondi Synclites sono attivi nella meta storia.
La Rosa del Mondo è una realtà spirituale che è promesso si debba manifestare come una realtà storica. La realtà spirituale nella discesa all’interno di un Bramfatura di un essere cosmico chiamato Zventa-Sventana, il Santo dei santi, espressione dell’eterno femminino facilmente identificabile con la Sophia. La discesa di Zventa-Sventana negli elevati livelli di Shadanakar ha cominciato a manifestarsi ca 150 anni fa. Essa è destinata a scendere nello Zatomis di una meta cultura. Andreev identifica nello Slavonic Zatomis la sua dimora ma riconosce che non sia fissa.
La Rosa del Mondo viene descritta come un fiore rovesciato con le radici in cielo e i petali in terra. Lo stelo è la Rivelazione, mentre i petali sono le credenze religiose. Questa nuova comunità umana rappresenta la più alta manifestazione del femminile sulla Terra. Scrive Andreev: «Per millenni l'elemento mascolino è stato dominante nell'umanità, creando guerre, rivoluzioni, ribellioni. Finora si è proclamato che non solo l'uomo ma anche la donna dovesse essere maschile. Ma ora non solo la donna ma soprattutto l'uomo è chiamato a essere femminile» (6,3).
La manifestazione storica della Rosa del Mondo è vista come l’unione di tutte le religioni del mondo in un’unica. Tale unione non rappresenta una dissoluzione delle grandi religioni ma un’armonizzazione delle stesse. I 5 petali della Rosa del Mondo sono le 5 grandi religioni unite. La Rosa del Mondo sarà un’autorità spirituale piuttosto che un potere politico, ma la sua influenza sulla politica mondiale e la vita economica e culturale condurrà a una trasformazione della società umana a livello mondiale. Armonia, giustizia, pace e vita spirituale fioriranno sotto la guida della Rosa. L’evoluzione storica della rosa sarà guidata dalla cultura che accetta Zventa-Sventana come guida, ed Andreev vede questo compito ricadere sulla Russia e il mondo Slavonico.
La Rosa del Mondo porterà alla costruzione metafisica di un nuovo Zatomis mondiale che rappresenta la più grande evoluzione della cultura spirituale.
Andreev ritiene che il Logos planetario sia Cristo l’espressione del Logos divino. Zventa-Sventana è la sposa di Cristo, l’espressione dell’eterno femminino. Questa è l’immagine nuziale della nuova Gerusalemme che discende come Sposa del Logos dalla rivelazione di San Giovanni. La sua discesa non rappresenta la fine del mondo, ma l’inizio della fine. La Rosa del Mondo è una preparazione per la fine dell’attuale era che richiederà la separazione del mondo dai poteri del male metafisico.
La visione di Andreev corrisponde a quella di Steiner sui sette livelli dell’attuale era. Nella visione di Steiner, i tempi attuali dominati dai popoli germani e dalle culture occidentali saranno succeduti da una sesta era guidata da Slavonici. La sesta era sarà un tempo di grande sviluppo spirituale che precede la battaglia contro il male metafisico della settima era.
La realizzazione della Rosa del Mondo richiederà il lavoro di molte persone vicine allo stato di santità. Andreev ritiene che la santità sia uno stato in cui una persona è in comunione con lo spirito del mondo. Una persona santa è aperta all’amore ed alla saggezza della Dea a livello di cuore, ragione e coscienza ed esprime che amore e saggezza in tutti gli aspetti della vita. La santità è il più elevato livello di sviluppo morale e può essere raggiunto tramite un percorso di ascetismo, ma anche in prima battuta tramite un cammino di servizio e devozione.
Il capitolo finale della versione inglese riguarda il significato spirituale del femminino. Quello che Andreev chiama il femminino universale o eterno è un aspetto essenziale di Dio. Nella cristianità prende la forma della Madre Chiesa, la Madonna, la Madre di Dio. Andreev esperisce che l’Eterno femminino è una realtà spirituale universale che viene inadeguatamente espressa tramite questa immagine.
Nella versione completa, dopo due generazioni in cui la Rosa del Mondo pone i semi per l'evoluzione dell'umanità è prevista la catastrofe. E qui l'utopia di Andreev diventa apocalissi. Sulla Terra scende il demone Gartungr, che perseguita la Rosa del Mondo, tanto che sopravvivono soltanto dodici Fratelli della Luce, che si rifugiano in Siberia. Ma poi il regno demoniaco crolla su stesso, scosso dalle tirannie e dal collasso sociale. La seconda Venuta del Cristo segna il mutamento dell'Eone e la metamorfosi del mondo che dura un altro intero Eone, finché nel terzo Eone il medesimo Gartungr non viene redento. Ma a quel punto il nostro mondo adanakar scompare dalla dimensione fisica e l'angelo dell'Apocalisse segnala che non c'è più il tempo.
Andreev difende la differenziazione della natura femminile nella cultura umana come riflesso della realtà divina contro la tendenza moderna a trattare uomini e donne come intercambiabili. Egli difende il primato della natura femminile rispetto a quella maschile. La natura maschile nell’umanità è vista come senza controllo, violenta, senza cuore ed egoista con disastrose conseguenza per l’umanità. La Rosa del Mondo prevede lo sviluppo della natura femminile: il rifiuto per la crudeltà e violenza, lo sviluppo della tenerezza e dell’amore, la centralizzazione dell’attenzione ai bambini e l’amore per il bello. Le donne assumeranno una posizione di guida, ispirazione e saggezza. L’ordine patriarcale sarà sovvertito.