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Sibilla Mannarelli

LA SETTA DEI THUGS E LA DEA KALI


I Thugs, o Thuggees, sono stati la setta criminale più famosa e letale della storia. Il nome, Thuggee o Tuggee, deriva dal termine sanscrito “sthaga” (colui che inganna) che in hindi è poi diventato “thag” (colui che cela un segreto). I Thugs erano indù e musulmani indiani, il cui culto era basata sulla venerazione della dea Kali, la madre della distruzione e della creazione nella religione indù.

Per rendere un po’ più chiare le origini di questa setta è necessario fare qualche premessa dea Kali che n ella tradizione induista, è la distruttrice degli spiriti maligni e la protettrice dei devoti. È accostata a Shiva e il suo nome deriva da “kala”, parola sanscrita che sta per “tempo oscuro”. Kali è spesso raffigurata in piedi sul corpo inerte del consorte Shiva e spesso si accompagna a figure demoniache. Le sue otto braccia brandiscono svariate armi e a volte la testa mozzata di un demone. Questi oggetti simboleggiano sia il suo potere distruttivo che quello opposto. Kali dimostra l’ambivalenza della divinità che secondo la tradizione indù si manifesta nel ciclo senza fine della vita e della morte, della creazione e della distruzione.

Chi per primo fece conoscere i Thugs al grande pubblico, almeno di lingua inglese, fu Philip Meadows Taylor, un inglese trasferitosi in India e là divenuto prima ufficiale dell’esercito e poi della polizia di Hyderabad, uno stato dell’India centrale.

In quest’ultima veste indagò su numerosi delitti scoprendo che potevano essere attribuiti ad una banda di Thugs. Partecipò poi attivamente alla repressione da parte degli Inglesi che ebbe come risultato l’annientamento della setta degli adoratori di Kalì.

Forte dell’esperienza accumulata scrisse un romanzo dal titolo "Confession of a Thug" (1839) in cui mischiò abilmente realtà storica e romanzata. "Confession of a thug" non fu il primo romanzo ambientato in India ma senz’altro fu il più famoso e il più conosciuto fino all’uscita di "Kim" di Rudyard Kipling (1894).

Partendo dai dati certi si può dire che i Thugs sono stati una setta di assassini che contava una numerosa schiera di seguaci. L’appartenenza alla setta era segreta e gli adepti erano insospettabili che quotidianamente conducevano una vita rispettabilissima.

I Thugs non erano infatti banditi comuni. La loro attività era determinata da profonde convinzioni religiose. Le uccisioni perpetrate dai Thugs avevano lo scopo di ingraziarsi la loro divinità ispiratrice e protettrice, la dea Kalì, guadagnando così meriti per sfuggire allo altrimenti eterno ciclo della reincarnazione. Questo però era possibile solo se la vittima veniva uccisa secondo uno specifico rituale, chiamato THAGI, che prevedeva l’uccisione per strangolamento, ma senza spargimento di sangue.

L’episodio che in questo modo veniva ricordato e perpetuato era quello della creazione stessa dei Thugs.

All’inizio del mondo mentre gli dei stavano creando i primi esseri umani questi venivano continuamente uccisi dal demone RIKTAVIJ. Per sconfiggere tale demone gli altri dei chiesero aiuto a Kalì ma anch’essa non riuscì nell’impresa perché ogni volta che, con la sua spada, tagliava in due il demone questi si rigenerava continuamente dal suo stesso sangue. Allora la dea creò due uomini che fornì di due strisce di stoffa prese dal proprio vestito e questi le usarono per uccidere il demone senza versare sangue. Furono i primi due Thugs e a loro e ai loro discendenti la dea dette il compito di immolare tutti gli altri demoni che avessero incontrato.

Dai demoni agli esseri umani il passo fu breve. Non uccidevano donne e bambini e gli appartenenti ad alcune categorie di lavoratori che erano sacri alla loro protettrice, quali ad esempio ciabattini, carpentieri, fabbri e tagliatori di pietre.

I thugs spesso si univano a carovane e, dopo averne ottenuta la fiducia, li sorprendevano e sterminavano. Utilizzavano un "fazzoletto" di seta, detto RUHMAL, piuttosto lungo, arrotolato e provvisto ad una estremità di una pesante moneta. Veniva indossato come una cintura e poi utilizzato facendolo roteare in modo che la moneta colpisse la testa della vittima stordendola per poi strangolarla.

L’attività dei Thugs nel XIX secolo provocava migliaia di vittime ogni anno.

Nel 1826 fu incaricato di combatterli il capitano William Sleeman che dopo averli studiati a lungo il loro riuscì a sconfiggerli e debellarli in un tempo sorprendentemente breve. I Thugs comunicavano tra loro utilizzando un codice segreto detto RAMASEE che Sleeman decifrò e questo contribuì notevolmente ad accelerare la loro sconfitta. La repressione fu nel complesso molto dura (ca. 4 mila giustiziati) ma accompagnata anche da numerosi esempi di clemenza; ad esempio i pentiti avevano salva la vita e venivano inviati, assieme ai più giovani catturati, in istituti di rieducazione.

Non c’è da stupirsi quindi se nella memoria inglese i Thugs siano rimasti con una connotazione profondamente negativa, tanto da entrare nel loro vocabolario, dove "thug" significa letteralmente "delinquente", "teppista". In realtà "thug" è la anglicizzazione della parola sanscrita "thag" che significa "ingannatore".

I Thugs furono attivi soprattutto nella zona nordorientale dell’India e in particolare nel Bengala.

Infatti Kalì è tradizionalmente la dea protettrice di Calcutta, la capitale dello stato del Bengala. La città stessa di Calcutta deve il suo nome all’esistenza di un tempio dedicato a tale dea. Infatti, in bengalese, la città di Calcutta si chiama KALIKATA.

Nel suddetto tempio è conservato ed esposto alla venerazione dei fedeli il secondo dito del suo piede sinistro. Si tratta di un altro mito secondo il quale Shiva prese piangendo in braccio il corpo della moglie Sati (Sati e Kalì sono due diverse rappresentazioni della stessa divinità) che si era uccisa e cominciò a dondolarla. Iniziò poi a danzare con il corpo tra le braccia e la sua "danza cosmica" (simbolo per l’induismo della distruzione per la susseguente rinascita) minacciava di distruggere il mondo. Intervenne allora Vishnù che frantumò in 50 parti il corpo di Sati. Shiva alleggerito dal peso rientrò in se' ed il mondo fu salvo. Le 50 parti del corpo di Sati caddero sulla terra e dettero origine a 50 santuari shivaiti. Il secondo dito del piede sinistro cadde alla periferia di Calcutta e li' sorse il Kalighat.

In questo tempio, in cui ogni giorno si svolgono innumerevoli cerimonie quali matrimoni e riti di preghiera, le vengono inoltre sacrificate giornalmente 100 capre e fino a 1000 nei giorni delle feste principali. Le teste vengono disposte di fronte alla immagine della dea, una pietra nera dai grandi occhi dipinti a cui è severamente vietato fare foto

Tornando ai Thugs, alla fine dell’Ottocento essi erano praticamente estinti. Restavano, e forse restano tuttora, solo dei gruppi di banditi di strada con qualche blando aggancio, religioso e rituale, ai vecchi strangolatori.

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