SRIMATI TULASI DEVI "L'AMATA DA KRISHNA"
Tulasi era una carissima amica di Srimati Radharani . Un giorno quest’ultima vide il Suo amato Krishna scherzare intimamente con Tulasi, e infastidita dall’avvenimento maledisse l’amica a nascere nel mondo materiale. Tulasi discese dunque sulla terra e nacque come la splendida figlia del re Dharmadvaja.
Tulasi tuttavia continuava a portare nel cuore l’amore per Sri Krishna dedicandosi fin da piccola a grandi austerità e sacrifici per ottenere da Brahma, il creatore dell’universo, la benedizione di poter sposare Krishna.
Il destino, però, volle altrimenti e la giovane principessa fu promessa in sposa a Jalandhara, o Shankhacura, un asura che aveva ricevuto la benedizione di essere invincibile finchè la sua sposa gli fosse stata fedele, motivo per cui la custodiva utilizzando perfino le arti magiche.
Tulasi, del resto, perfettamente conscia dei principi religiosi dei Veda che regolano il ruolo della donna mantenne sempre un comportamento talmente egregio da aumentare il potere d’invincibilità dell’uomo demoniaco che aveva sposato; quest’ultimo divenne una minaccia perfino per l’autorità degli esseri celesti. Anche il potente Shiva, al quale i deva avevano chiesto aiuto, si trovò in difficoltà a tal punto che dopo un lungo combattimento dovette cedere le armi e riconoscere la forza di Jaladhara. Brihaspati, il maestro spirituale dei deva a conoscenza della benedizione ricevuta dall’asura, consigliò a Shiva di chiedere aiuto a Vishnu. Krishna apparve chiedendo a Shiva quale fosse il suo desiderio, quest’ultimo lo pregò di aiutarlo a sconfiggere il potente asura che stava terrorizzando tutti gli dei. Krishna allora rispose: “Tu sei il più grande e il più potente dei deva, sei il Signore della distruzione cosmica. Perchè non ci pensi tu stesso?”.
Shiva esclamò: “Evidentemente, mio Signore, il Tuo piano è diverso: per questo motivo neppure io sono stato in grado di distruggere quest’asura! Ti prego, aiutami a uccidere questo demone.”
Krishna allora,per risolvere il problema, prese l’aspetto di Jaladhara e andò da Tulasi che si meravigliò nel vedere il marito tornare dal campo di battaglia così presto e senza ferite. “Questi deva non sono poi un granchè” rispose Krishna con la voce di Jaladhara “li ho sconfitti quasi tutti. Ce n’è rimasto solo uno, un po’ matto,ma prima di tornare a combattere ho pensato di venire a riposarmi a casa”. Tulasi rimase sconcertata dallo strano comportamento del marito, che pareva troppo tenero e premuroso nei suoi confronti. Quando Krishna la prese fra le braccia e la portò a letto, la regina fu sicura che non si trattava di suo marito, ma di un altro che aveva preso le sue sembianze. Contemporaneamente Shiva, ancora impegnato nel combattimento, riuscì ad avere la meglio sull’asura e ad ucciderlo.
Quando Tulasi seppe di essere stata ingannata, maledisse Vishnu a diventare pietra. Vishnu, da parte Sua, le disse che sarebbe diventata una pianta, ma così come Lui sarebbe diventato una pietra molto speciale, la Salagrama Shila, la forma della Divinità, Tulasi sarebbe diventata una pianta veramente speciale, amata da tutti come la stessa dea Lakshmi.
Dal quel giorno, Tulasi rimane sempre ai piedi della forma visibile di Vishnu e Krishna. E ogni anno i devoti indù celebrano il Tulsivivaha, il matrimonio tra Tulasi e Salagrama, che apre la stagione propizia per i matrimoni. Inoltre,essendo una pura devota di Krishna, Tulasi è infinitamente propizia per tutti gli esseri viventi e infatti, nella sua forma di pianta, le sue virtù sono innumerevoli sia dal punto di vista spirituale che dal punto di vista materiale.
Lo Srimad Bhagavatam, il Purana immacolato, narra di come i quattro Kumara, i figli primogeniti di Brahma, divennero devoti di Krishna dopo aver assaporato il profumo delle foglie di Tulasi offerte ai piedi di loto del Signore. Come come testimoniano numerosi medici indiani le foglie di Tulasi sono, anche dal punto di vista fisico, sono una cura infallibile per moltissime patologie.