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Sibilla Mannarelli

LO "YOGA ARDITO" OVVERO CONSIGLI YOGICI PER I PARACADUTISTI


L’allenamento per i lanci deve sempre prevedere una buona dose di stretching, per affrontare al meglio il cosiddetto “shock da apertura” del paracadute.

Lo Yoga si presenta come una pratica che può essere molto utile.

Segnalo quindi alcune pratiche che ritengo possano aiutare chi si diletta in questa arte.

Sicuramente alcuni cicli di saluto al sole sono indicati:

Farei seguire poi alcune asana specifiche:

PASHIMOTTANASANA

Sedetevi sul pavimento con le gambe dritte davanti al corpo e gli avambracci sulle cosce. Rilassate tutto il corpo, specialmente i muscoli del dorso. Lentamente piegate il corpo in avanti, facendo scivolare le mani sulle gambe. Cercate di afferrare gli alluci con le dita delle mani. Se quEsto è impossibile, allora afferrate i talloni, le caviglie o le gambe il più vicino possibile ai piedi. Ancora rilassate coscientemente il dorso ed i muscoli delle gambe. Tenendo le gambe dritte, senza usare i muscoli della schiena, usando solo le braccia tirate il tronco un po’ più in basso verso le gambe. Questo dovrebbe essere un procedimento gentile senza alcun movimento improvviso o un eccessivo sforzo nel corpo. Se possibile toccate le ginocchia con le fronte.

I principianti dovrebbero piegarsi avanti solo quanto possono senza sforzare. Rimanete nella posizione finale per un comodo periodo di tempo cercando di rilassare ulteriormente tutto il corpo, poi lentamente ritornate alla posizione iniziale.

Utthita janu sirshasana

State eretti con i piedi separati di circa un metro. Allungate le braccia di fronte al torace. Piegatevi in avanti e unite le mani dietro la parte più bassa delle gambe. Portate il capo quanto più possibile entro lo spazio fra le ginocchia. Le gambe dovrebbero rimanere dritte per tutta la durata dell’asana.

Sarpasana (posizione del serpente)

Sdraiatevi sull’addome con le gambe dritte ed i piedi uniti. Intrecciate le dita e mettete le mani sulla parte superiore delle natiche. Appoggiate il mento sul pavimento. Utilizzando i muscoli della parte bassa della schiena, sollevate il torace dal pavimento il più possibile. Spingete le mani più indietro possibile e sollevate le braccia finché confortevolmente possibile. Immaginate che le braccia vengano tirate da dietro. Sollevate il corpo più in alto possibile senza sforzare. Stringete le scapole e guardare in avanti. Lentamente ritornate alla posizione di partenza e rilassare tutto il corpo. Liberate le mani e rilassate le braccia ai lati del corpo.

Gomukhasana (posizione della faccia della mucca).

Assumete la posizione seduta. Piegate la gamba sinistra e mettete il tallone vicino alla natica destra. Piegate la gamba destra sopra la gamba sinistra in modo che il tallone destro sia sul pavimento vicino alla coscia sinistra. Le ginocchia dovrebbero essere sovrapposte. Mettete il braccio sinistro dietro la schiena ed il braccio destro sopra la spalla destra. Unite le dita delle mani dietro la schiena. Mantenete il tronco eretto, tenete il capo indietro e chiudete gli occhi. Ripetete il procedimento dalla parte opposta.

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IL BLOG DI MASSIMO E SIBILLA MANNARELLI

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