L'EVOLUZIONE RELIGIOSA DI MALCOM X
Malcolm Little, famoso come Malcolm X (Omaha, 19 maggio 1925 – New York, 21 febbraio 1965).
Suo padre, Earl, predicatore battista e sostenitore di Marcus Garvey, morì nel 1931, ufficialmente per essere stato investito da un tram; tuttavia, nella sua autobiografia, Malcolm sostenne che il padre era stato assassinato dallo stesso gruppo di sostenitori della "supremazia bianca", paradossalmente denominato Black Legion (Legione Nera), che aveva perseguitato la famiglia costringendola a trasferirsi più volte e al quale si attribuiva l'incendio che aveva distrutto la loro casa due anni prima.
La madre di Malcolm, Louise, originaria di Grenada era per metà bianca perché nata in seguito ad uno stupro da parte di un bianco e a causa delle persecuzioni e delle controversie sulle reali cause della morte del marito, soffrì di gravi e ripetuti crolli emotivi. Alcuni anni dopo la morte di Earl fu dichiarata insana di mente e rinchiusa in un istituto psichiatrico mentre i figli furono separati tra famiglie affidatarie diverse ed orfanotrofi.
Malcolm terminò la junior high school ottenendo i migliori risultati della sua classe ma, stando a quanto scritto nella sua autobiografia, abbandonò quando il suo insegnante preferito gli disse senza mezzi termini che diventare un avvocato di fama non era "un obiettivo realistico per un negro". Lasciata la scuola, Malcolm si trasformò in uno sbandato; i primi problemi con la legge lo portarono in un centro di detenzione, da cui uscì per trasferirsi per qualche tempo a Boston, presso la sorella maggiore Ella Little Collins.
In seguito trovò lavoro come lustrascarpe presso un night club; nella sua autobiografia, avrebbe ricordato di aver lustrato le scarpe a Duke Ellington e altri grandi musicisti neri. Inoltre trovò anche lavoro come cameriere in un treno. Trasferitosi poi nel quartiere di Harlem, a New York, si diede a una serie di attività illegali fra cui spaccio di droga, gioco d'azzardo, sfruttamento della prostituzione, estorsione e rapina. Quando fu esaminato per la leva durante la Seconda guerra mondiale, i medici lo trovarono psichicamente non adatto (egli, poi, sostenne di aver finto una patologia mentale per evitare le armi).
Il 12 gennaio 1946, all'età di 20 anni, fu arrestato e condannato a dieci anni con l'accusa di violazione di domicilio, possesso illegale di armi da fuoco e furto. Alla Charlestown State Prison si guadagnò il soprannome di Satana per il suo continuo imprecare urlando al cielo, specialmente contro Dio e la Bibbia.
Nel 1948, mentre era in carcere, ricevette una lettera dal fratello Reginald che gli chiedeva di unirsi alla Nation of Islam (NOI). La NOI si autodefiniva una "setta islamica militante". La sua tesi centrale era che la maggior parte degli schiavi africani erano musulmani prima di venire catturati e che quindi i neri avrebbero dovuto riconvertirsi all'Islam. La NOI era un gruppo "nazionalista nero" che auspicava la creazione di una nazione nera (e islamica) separata all'interno degli Stati Uniti.
Uscito di prigione, Malcolm X s conobbe Elijah Muhammad (capo della NOI) a Chicago e nel 1956 si trasferì definitivamente presso di lui, per tornare poi a Boston con il ruolo di "Ministro del Tempio Numero 2 della Nazione dell'Islam".
Sempre nel 1956 poiché egli si dichiarava comunista, la CIA iniziò a spiare le sue azioni.
Nei tempi successivi aprì numerosi altri templi, diventando ministro di molti di essi e ben presto divenne il numero due del movimento e il braccio destro di Elijah Muhammad. La sua predicazione portò moltissimi proseliti alla NOI: tra i più celebri si ricorda Cassius Clay, che proprio aderendo alla NOI decise di cambiare il proprio nome in Muhammad Ali. Fra il 1952 e il 1963, certamente anche grazie al grande carisma di Malcolm, la NOI aumentò il numero di iscritti da 500 a 30.000 iscritti.
Nel 1958 Malcolm sposò Betty Dean Sanders (Betty Shabazz, o Betty X) da cui nacquero sei figlie.
Mentre lavorava per la NOI, Malcolm X giunse a conoscenza delle numerose relazioni amorose di Elijah Muhammad. Lo stesso Elijah si difese sostenendo che, come "inviato di Dio", aveva il diritto di avere più mogli; tuttavia, egli non era sposato con nessuna delle giovani segretarie con cui intratteneva rapporti e da ciascuna delle quali ebbe figli. Malcolm non volle mettere a tacere la cosa, mostrandosi polemico e apertamente contrariato, ma non abbandonò il movimento.
In occasione dell'assassinio di John F. Kennedy alla fine di novembre, Malcolm commentò piuttosto freddamente che la violenza che i Kennedy non erano riusciti a fermare gli si era "ritorta contro", aggiungendo che questo genere di cose non lo intristiva, ma lo rendeva felice. Molte di queste posizioni, che dividevano il movimento per i diritti dei neri, lo allontanarono ancora di più dall'altro grande capofila afroamericano, già da lui in passato duramente contestato, Martin Luther King, sostenitore della nonviolenza e avvicinatosi inoltre a Kennedy.
L'8 marzo 1964 dichiarò pubblicamente la sua separazione dalla NOI e il 12 marzo annunciò la creazione di un nuovo movimento chiamato Muslim Mosque, Inc.
La principale differenza ideologica fra il movimento creato da Malcolm X e la NOI fu l'abbandono del presupposto religioso come elemento di coesione per il popolo nero, posizione che aveva già espresso nel discorso ai quadri di base del novembre 1963. Nel frattempo, tuttavia, Malcolm X si convertì all'islamismo ortodosso.
Il 13 aprile del 1964, Malcolm lasciò gli Stati Uniti per recarsi in viaggio prima in Egitto e poi a Jeddah, in Arabia Saudita. Non essendo in grado di parlare arabo e avendo un passaporto statunitense, ebbe qualche difficoltà a entrare nel paese; tuttavia, grazie all'intervento della stessa famiglia reale saudita, riuscì alla fine a completare il suo pellegrinaggio. Durante questa esperienza religiosa, arrivò per la prima volta a concepire l'Islam come una religione capace di abbattere qualsiasi barriera razziale.
Il 21 maggio 1964, Malcolm X tornò negli Stati Uniti come sunnita, col nuovo nome El-Hajj Malik El-Shabazz. Durante un importante discorso indirizzato all'intera nazione, proclamò: « I diritti umani sono qualcosa che avete dalla nascita. I diritti umani vi sono dati da Dio. I diritti umani sono quelli che tutte le nazioni della Terra riconoscono. In passato, è vero, ho condannato in modo generale tutti i bianchi. Non sarò mai più colpevole di questo errore; perché adesso so che alcuni bianchi sono davvero sinceri, che alcuni sono davvero capaci di essere fraterni con un nero. Il vero Islam mi ha mostrato che una condanna di tutti i bianchi è tanto sbagliata quanto la condanna di tutti i neri da parte dei bianchi. Da quando alla Mecca ho trovato la verità, ho accolto fra i miei più cari amici uomini di tutti i tipi - cristiani, ebrei, buddhisti, indù, agnostici, e persino atei! Ho amici che si chiamano capitalisti, socialisti, e comunisti! Alcuni sono moderati, conservatori, estremisti - alcuni sono addirittura degli "Zio Tom"! Oggi i miei amici sono neri, marroni, rossi, gialli e bianchi! »
La NOI non apprezzò questa inversione di rotta e i rapporti si incrinarono. Il contatto con il vero Islam lo cambiò: non era più una lotta per i diritti dei neri, ma una lotta per i diritti di tutti. La sua predicazione fu di stampo non religioso, ma la sua convinzione era che la fede avrebbe potuto aiutare a parlare di uguaglianza e pari diritti per tutti, anche per il suo forte coinvolgimento in ogni aspetto della vita dei fedeli. In ogni caso non conta quale sia il nome del Dio venerato: quello che conta è capire che, al di là che sia Dio, Allah o Jahvè, egli ci ama in egual modo e ci ha fornito di pari doveri e diritti ai suoi occhi.
Proprio per le sue posizioni troppo moderate verso i bianchi considerati schiavisti che la NOI assassinò Malcolm X il 21 febbraio 1965.