L'APPARIZIONE DI ADVAITA ACHARYA
Advaita Acharya apparve, il settimo giorno della luna crescente nel mese di Magh, nel villaggio di Navagrama vicino alla città di Sylhet come figlio del Varena Brahmin Kubera Pandit e di sua moglie Nabha Devi. La sua nascita avvenne nel 1434 d.C. e scomparve nel 1559, all'età di 125 anni.
Nel Gaudiya Vaishnava Abhidhana, il luogo di nascita di Advaita è dato come Laura Gram. Si dice anche che Advaita Prabhu lasciò Laura per andare a vivere a Sylhet e poi da lì si trasferì a Shantipur. Aveva anche una casa a Nabadwip. Il suo nome completo era Sri Kamalaksha o Kamala Kanta Vedapanchanana. Il discepolo diksha di Jahnava Mata, Nityananda Das, scrisse invece nel suo Prema-vilasa che il luogo di nascita di Advaita si trova a Shantipur e che Advaita studiò i Veda e le altre scritture con lo studioso Shantacharya, che visse nella sezione Phullabati di Shantipur e guadagnò da lui il titolo di acharya.
La vita di Advaita è stata descritta in diversi libri bengalesi, tra cui Advaita-mangala, Advaita-vilasa e Sitacaritra. Nell'Advaita-vilasa è scritto: "Il signore è rimasto su questa terra per un secolo e un quarto, compiendo passatempi illimitati".
Quando Kubera Pandit e Nabha Devi scomparvero, Advaita andò a Gaya con il pretesto di eseguire gli appropriati rituali di lutto, e da lì intrapprese un viaggio di pellegrinaggio in tutti i luoghi santi dell'India. Quando arrivò a Vrindavana, fu assorbito nell'adorazione di Krishna, ma attraverso la sua meditazione fu in grado di capire che Krishna stava per apparire a Nabadwap. Durante questo lungo pellegrinaggio, giunse a Mithila dove incontrò il poeta Vidyapati; tale incontro è magnificamente descritto nell'Advaitavilasa. Dopo aver trascorso diversi giorni a Nabadwap, Advaita Prabhu tornò a Shantipur dove la popolazione fu molto felice di vederlo tornare.
Advaita aveva due mogli; una si chiamava Sri e l'altra Sita. Nel Gaura-ganoddesha-dipika, è scritto che il divino Yogamaya prese la forma della moglie di Advaita Sita e che Sri fosse la sua espansione prakasha.
Il cuore di Advaita soffriva molto nel vedere la mancanza di devozione verso Vishnu della maggior parte delle persone che di conseguenza soffrivano molto le pene della vita materiale. Sopraffatto dalla compassione, iniziò a insegnare la Bhagavad-gita e la Bhagavat, spiegando che il significato delle Scritture era di impegnarsi nel servizio di devozione a Krishna. Più o meno nello stesso periodo, Madhavendra Puri (chi è? Magari lo scriverei) fece un sogno in cui Govardhanadhari Gopal gli ordinò di trovare la pasta di sandalo per il servizio di divinità. Madhavendra quindi partì per Puri, prendendo la strada attraverso il Bengala occidentale. Mentre era lì, si fermò a casa di Advaita a Shantipur equest’ultimo lo scelse come proprio guru quando comprese, viste le sue estasi devozionali, che fosse un’espansione del Signore Supremo. Advaita Acharya nell’incontro con lui sentì una profonda gioia interiore.
Nella Chaitanya Charitamrita si dice ricevette anche da lui il proprio mantra prima che il maestro ripartisse per continuare il suo viaggio verso sud.
Ancora nella Chaitanya Charitamrita vi è scritto che Sri Krishna Chaitanya Mahaprabhu è il corpo principale del movimento devozionale, e Advaita e Nityananda sono le membra.
Si dice che Mahaprabhu sia il tronco principale dell'albero della devozione che soddisfa i desideri, così come il giardiniere che gode e distribuisce i frutti dell'albero. Sebbene l'albero sia stato piantato a Nabadwip, è cresciuto in Purushottam Dham (Puri) e Vrindavan, espandendosi in un intero frutteto che produce molti, molti frutti d'amore. Si dice che Madhavendra Puri sia la prima piantina, che alla fine crebbe in questo albero. Isvara Puri era la forma nutrita di questa piantina. Mahaprabhu, sebbene fosse lui stesso il giardiniere, divenne anche il tronco principale dell'albero attraverso le sue energie inconcepibili. Advaita e Nityananda erano i due tronchi secondari in cui si divideva il tronco principale.
Tutti e tre di loro si sono incarnati, insieme a Srivasa e altri devoti, per predicare la devozione a Hari. Tutti quelli che erano anziani di Gauranga apparvero su questa terra prima di lui. Advaita apparve insieme agli altri membri anziani del seguito di Chaitanya e quando lo fece, osservò che la peccaminosità dell'età di Kali aveva raggiunto un limite inquietante e che il mondo era completamente privo di devozione a Krishna. Pensava che una parziale incarnazione del signore non sarebbe stata sufficiente a portare completamente al benessere della terra in questo stato. Pensò: "Il mondo trarrà beneficio solo se la Persona Suprema di Dio stesso discenderà sulla terra." Così iniziò ad adorare i piedi di loto di Krishna con l'acqua del Gange e le foglie di tulasi, urlando e implorando il Signore di diventare incarnato. Con ruggiti d'amore (prema-hunkara) Advaita mostrò il suo desiderio per il signore di Goloka di scendere sulla terra.
. In questo modo fece scendere Krishna. Questa, quindi, è la ragione principale per cui Krishna Chaitanya si è incarnato su questa terra. Si dice infatti: “Colui che è il ponte della giustizia discende per volontà del devoto”.
Advaita Acharya fu il primo che proclamò Chaitanya essere Dio stesso recitando il testo vedico 'namo brahmanya devāya go-brāhmaṇa hitāya ca jagaddhitāya kṛṣṇāya govindāya namo namaḥ' 'Saluto Kṛṣṇa, Govinda, il dio dei brahmana che beneficia le mucche e i brāhmaṇas e il mondo intero.' Egli non solo fu amico intimo di Chaitanya e Nityananda nella loro missione di diffondere il mantra Hare Krishna , ma la dimora di Advaita Acharya fu il primo luogo in cui Chaitanya prese l'elemosina, ed è qui che disse a Chaitanya "Dovunque tu sia, Vrindavana ".