BISHNU GHOSH. IL CULTURISTA "YOGICO"
Bishnu Ghosh è stato ampiamente considerato il più grande culturista del XX secolo. Egli è stato all’avanguardia nel sollevamento pesi e nel body building come strumenti per l’allenamento fisico che andava a combinare con tecniche yoga per incrementare le potenzialità sia del corpo che della mente nonchè per migliorare e mantenere la forma fisica e mentale. Alla scuola da lui fondata si formarono grandi yogi, campioni sportivi e body builder incluso il primo Mr. Universo, Monotosh Roy. Bishnu Ghosh fu avvocato, medico, ingegnere e filosofo nonchè un grande insegnante di Hatha Yoga.
Egli lavorò alla Columbia University e accolse il fratello Paramahansa Yogananda negli Stati Uniti nel 1925 aiutando nella fondazione della Self Realization Fellowship. Bishnu Ghosh portava i propri allievi a fare esibizioni in tutto il mondo per mostrare il grande potere che deriva dalla pratica dello Yoga facendo loro assumente posizioni (asana) che sembravano quasi impossibili. Egli collaborò con il comitato olimpico indiano ed aiutò ad introdurre lo Yoga in Giappone.
Bishnu Ghosh scrisse l’introduzione del libro del suo discepolo Budda Bose “The Key to the Kingdom of Health”, e insieme a Keshub Ch. Sen Gupta, scrisse il libro “Muscle Control and Barbell Excercize” nel 1930.
Il più famoso allievo di Bishnu Ghosh è stato sicuramente Bikram Choudhury, il fondatore del Bikram (o “Hot”) Yoga. Bikram cominciò lo studio dello Yoga con il suo guru a 5 anni. Sotto la guida di Bishnu Ghosh, Bikram divenne tre volte campione della All-India National Yoga Champion per la categoria “12-14 anni” e fu soprannominato “Yogiraj” da Swami Sivananda. Bikram fu anche campione di sollevamento pesi. Furono le ultime parole del suo guru: “continua la missione non terminata” a portarlo a diffondere la saggezza e la tecnica Yoga in Giappone, Occidente e nel resto del mondo.
Un’altra famosa Yogi che apprese lo Yoga da Bishnu Gosh fu Rajashree Choudhury, la moglie di Bikram. Tra gli anni 70 e gli anni 80 ella fu la sola persona a vincere 5 volta la “All-India National Yoga Champion” e divenne la prima persona a conseguire un dottorato in Yoga Terapia. Rajashree fu l’ispiratrice del programma di insegnamento Yoga di Bikram.
Lo yoga da lui sviluppato fu chiamato Ghosh Yoga e nasceva con l’intenzione di essere accessibile per tutti e non solo per giovani ed atleti. Egli voleva che i benefici dello yoga fossero messi a disposizione soprattutto delle persone ordinarie, lavoratori e padri e madri di famiglia. Il suo sistema di yoga semplice e chiaro è efficace per mantenere il corpo sano, ridurre lo stress e calmare la mente.
Il Ghosh Yoga si basa sugli allineamenti, sulla capacità di mantenere le asana ed è disegnato per esercitare tutte le parti del corpo inclusi muscoli, ossa, articolazioni, organi interni, digestione, circolazione, sistema endocrino e nervoso. Le asana sono praticate in sequenza con una finalità prettamente terapeutica. Le asana contemplate sono 84.
Grazie a queste 84 asana il corpo raggiunge una grandissima flessibilità. Esse non vanno praticate tutte nella stessa sessione anche perché alcune possono essere inadatte a persone con particolari problemi fisici. In ogni lezione possono esserci due sequenze abbreviate ossia quella resa famosa da Bikram (26+2 asana) e quella chiamata Core 40 (codificata da Tony Sanchez, con asana finalizzate all’apertura delle anche, rafforzamento degli addominale ed equilibrio sulle braccia).
Ed ecco le basi di questo tipo di pratica:
Allineamento: l’efficacia del movimento dipende dalla perfezione dell’allineamento. Per ottenere tale allineamento si fa riferimento a tutte le scienze del corpo ossia anatomia, biomeccanica, kinesiologia, fisica e chimica. Allineamento è inteso come “appropriato utilizzo del corpo” ed infatti un utilizzo sbagliato arresta il progresso ed arreca danni.
Stabilità: le posizioni sono mantenute nel tempo senza il “flow” che caratterizza molti stili di yoga. Ogni asana è pensata per allungare, comprimente e stimolare specifiche parti del corpo e viene seguita da un breve momento di riposo (5-20 secondi) dove il corpo si resetta e la circolazione torna alla normalità. Idealmente le posizioni vanno mantenute per almeno 10-30 secondi. Il fermarsi nella posizione permette di raggiungere il giusto allineamento e migliora la consapevolezza del proprio corpo.