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Massimo Mannarelli

ABD-RU-SHIN E LA LUCE DELLA VERITA'


Il vero nome di Abd-ru-shin, autore dell’opera “Nella Luce della Verità”, era Oskar Ernst Bernhardt. Era di nazionalità tedesca e nacque il 18 aprile 1875 a Bischofswerda, nei pressi di Dresda. Lo pseudonimo Abd-ru-shin, con cui firmava le conferenze scritte per il “Messaggio del Gral”, significa il “Servitore della luce”.

Bernhardt trascorse un’infanzia felice nella propria città natale e compì studi di tipo commerciale nella città di Dresda.

La professione del commerciante, prima con una ditta individuale e successivamente in qualità di socio di grandi aziende di import-export, lo portò a viaggiare molto. Il vissuto e le forti impressioni prodotte da questi viaggi lo toccarono interiormente e lo indussero a lasciare quell’attività e a cedere al suo desiderio di scrivere, così che, a partire dal 1907/08, si dedicò soltanto a questa nuova occupazione. Oltre a comporre cronache di viaggio, novelle e romanzi, ottenne successo soprattutto grazie ai suoi pezzi teatrali.

Nel 1912/13, dopo un soggiorno prolungato a New York, intraprese un viaggio di studio alla volta dell’Inghilterra (Londra). Qui, quel tedesco divenuto nel frattempo quarantenne, in seguito allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, fu tenuto prigioniero dal 1915 al 1919 nel campo d’internamento britannico dell’“Isle of Man”. I quattro anni di prigionia gli fecero provare l’indigenza interiore di coloro che non riuscivano più ad uscire dal caos delle vecchie scale di valori, ormai sull’orlo di rottura. In lui si destò il desiderio di aiutare il prossimo in quest’ambito, attraverso un sapere relativo a nessi e a relazioni superiori, predominanti e decisive.

Così, dal 1923 cominciò a tenere conferenze che riguardavano le domande essenziali della vita e le pubblicò firmandosi con lo pseudonimo di Abd-ru-shin. Il nome “Abd-ru-shin” non esprimeva soltanto ciò che egli riconobbe come la missione della sua esistenza – essere un Servitore della Luce, ma costituiva anche un ponte tra la sua prima vita terrena di preparazione, vissuta al tempo di Mosè, e la sua figura diautore e mediatore del “Messaggio del Gral”. La dottrina della reincarnazione era, infatti, un tema centrale dell’opera “Nella Luce della Verità”.

Nel 1928 Abd-ru-shin si stabilì sulla montagna di Vomperberg nel Tirolo, vicino a Innsbruck, dove completò l’edizione del “Messaggio del Gral” in tre volumi, ancora oggi disponibile. Nel contempo sorse il “Villaggio del Gral”, che divenne un modello di realizzazione di quanto indicato in quest’opera. Tuttavia, quando nel 1938 l’Austria divenne “tedesca”, il regime nazista ne vietò la divulgazione. Abd-ru-shin venne arrestato ed i suoi possedimenti sul Vomperberg espropriati.

Dopo sei mesi di opprimente prigionia a Innsbruck, egli dovette lasciare l’Austria ormai occupata. Trovò infine una sistemazione a Kipsdorf, nei Monti Metalliferi. Qui gli venne proibito di essere attivo pubblicamente o di ricevere visite. La Gestapo l’osservava e controllava costantemente.

Egli sfruttò comunque i propri anni di esilio: rielaborò il “Messaggio del Gral” fino alla forma in cui appare oggi. Tuttavia esilio ed isolamento non furono privi di conseguenze: Abd-ru-shin morì, all’età di soli 66 anni, il 6 dicembre 1941 a Kipsdorf.

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