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Massimo Mannarelli

CHANNELING E SPIRITISMO


Lo spiritismo è una dottrina filosofica apparsa nel 1857 in Francia, codificata da Allan Kardec (pseudonimo del pedagogista francese Hippolyte Léon Denizard Rivail). Allan Kardec dopo anni di ricerche si convince della loro realtà e iniziò a divulgarne gli insegnamenti, pubblicando a proprie spese Il libro degli spiriti, considerato il testo base dello spiritismo, che ottiene subito un enorme successo. Nel 1861 pubblica “Il libro dei medium”, dove descrive i vari tipi di facoltà medianiche e i metodi per dar modo a chiunque di dialogare con gli spiriti ed apprendere la dottrina direttamente da essi. Le comunicazioni spiritiche avverrebbero “grazie all’intervento di un medium”, ossia una persona con particolari doti che fungerebbe da mediatore fra spiriti e viventi, durante la cosiddetta seduta spiritica. La sua ipotesi di comunicazione con gli spiriti diventa inoltre oggetto di studio da parte di alcuni istituti privati di ricerca parapsicologica che continuano le ricerche tuttora in vari paesi del mondo. La sua opera viene proseguita da Leon Denis, Sir Arthur Conan Doyle, Ernesto Bozzano, Chico Xavier, Divaldo Pereira Franco, Raul Teixeira e altri. Lo Spiritismo ha decine di milioni di seguaci in molti paesi del mondo, inclusa Francia, Spagna, Stati Uniti, Giappone, Germania, Inghilterra, Argentina, Portogallo e soprattutto Brasile, dove ha la diffusione maggiore che in ogni altro Stato.

Le ricerche di Kardec scatenano immediatamente la reazione degli ecclesiastici cattolici, i quali iniziarono una durissima repressione in tutta Europa, mettendo all’indice i libri di Kardec e vietando categoricamente ogni tipo di pratica spiritica. Si arriva persino a bruciare in piazza a Barcellona i libri di Kardec, considerandoli opera diabolica. Kardec completa i principali testi chiave dello spiritismo con le opere Il Vangelo secondo gli spiriti, Il cielo e l’Inferno (La Giustizia Divina secondo gli spiriti) e La Genesi (Miracoli e premonizioni secondo gli spiriti). Dopo la pubblicazione di questi testi sorgono migliaia di centri spiritici in molti paesi del mondo, nonostante la repressione cattolica, e in particolare in Brasile, dove lo spiritismo si integra facilmente con la cultura e la tradizione locale. Nel 1870 lo spiritismo conta già 10 milioni di seguaci, che diventano oltre 15 milioni nel 1890.

Pier Franco Marcenaro, a raccolto così l'eredità di Sant Kirpal Singh (1894-1974), nel suo libro “La Via della spiritualità” scrive, in perfetta linea con il pensiero della scuola “radha soami”: “La spiritualità non ha nulla a che fare con lo spiritismo, cioè con l’evocazione (vero o falsa che sia) di anime disincarnate. Questa pratica è del tutto da evitare e sconsigliata dai Maestri. La spiritualità non è neppure spiritualismo, cioè ricerca del contatto con spiriti, entità o Istruttori da lungo tempo trapassati o comunque non visibili sul Piano fisico. Né ha nulla a che fare con l’ipnosi, che è semplicemente il processo tramite il quale una mente più forte e attiva prende il controllo di una mente più debole”.

L’odierna “canalizzazione”, o in inglese channeling (usata in pratiche come quella del Reiki) molto presente in una parte della letteratura “new age” si riferisce ad un metodo di comunicazione tra un essere umano e un'entità di un'altra dimensione.

Per estensione, il termine channeling può riferirsi a una serie di credenze e pratiche che sono entrate in voga dagli anni '80 negli Stati Uniti, come una corrente particolare interna al movimento new age. Per certi aspetti, è anche affine allo spiritismo praticato alla fine del XIX secolo da ambienti ispirati alle dottrine teosofiche, che a loro volta intendevano rifarsi alle antiche esperienze visionarie di sciamani e profeti.

La canalizzazione consiste nel tentativo di stabilire un contatto con un'entità o uno spirito da cui l'individuo, detto anche channeler, risulterebbe pervaso, adombrato o semplicemente ispirato, potendo così trasmettere ad altri i suoi presunti messaggi o insegnamenti. In certi casi il channeler descrive tale processo come un'interazione col proprio Sè Superiore, o anima divina, capace di fornirgli dei veri e propri messaggi interiori.

Le presunte entità che a dire dei channeller entrerebbero in contatto con l'umanità attraverso il channeling sarebbero a seconda dei casi delle guide spirituali (o maestri ascesi), esseri extraterrestri, entità angeliche, a volte anche entità che si presenterebbero come angeli custodi o come semplici compagni di viaggio e assistenti "dall'altra parte del velo".

Tali entità vengono contattate, mediante l'apertura di appositi "canali energetici", attraverso i chakra e le nadi, con il preciso scopo di aumentare il sè della persona e permettergli di acquisire le siddhi (poteri) e il samadhi (conoscenza) e portarlo al samsahara (illuminazione). Giunto alla fase illuminativa l'individuo convinto di fondersi con la “divina energia del Cosmo" crede di essere ormai diventato un tutt’uno con essa.

Secondo Guénon sebbene lo spiritismo avanzi spesso pretese scientifiche a causa dell'aspetto sperimentale nel quale crede di trovare non solamente il fondamento, ma la fonte stessa della sua dottrina, esso non è in definitiva che una deviazione dello spirito religioso, conformemente alla mentalità "scientistica" posseduta da molti nostri contemporanei. Inoltre, fra tutte le dottrine "neospiritualistiche", lo spiritismo è certamente la più diffusa e la più popolare, e ciò si comprende facilmente, poiché è la forma più "semplicistica", la più grossolana, di tali dottrine: esso è alla portata di tutte le intelligenze, anche le più mediocri, e i fenomeni su cui si appoggia, o almeno i più comuni di essi, possono per giunta essere facilmente ottenuti da tutti. E’ quindi lo spiritismo a fare il più gran numero di vittime, e le devastazioni da esso causate si sono ulteriormente accresciute in questi ultimi anni in proporzioni inattese, a causa dello scompiglio che i recenti avvenimenti hanno provocato nelle coscienze. Quando parliamo di devastazioni e di vittime, non si tratta affatto di semplici metafore; le cose di questo genere, e lo spiritismo più di tutte le altre, hanno come risultato di squilibrare e rovinare in modo irrimediabile una quantità di sventurati che, se non le avessero incontrate sulla loro strada, avrebbero potuto continuare a condurre una vita normale. Si tratta di un pericolo che non dovrebbe essere ritenuto trascurabile e che, soprattutto nelle attuali circostanze, è particolarmente necessario e opportuno denunciare con insistenza. Queste considerazioni rafforzano in noi la preoccupazione, di ordine più generale, di difendere i diritti della verità contro tutte le forme di errore.

“Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole” (Timoteo 2 4, 3-4).

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