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Massimo Mannarelli

RUHANNA. QUANDO IL LIBRO COMANDA


Saparmyrat Nyýazow ha detenuto la carica vitalizia di Presidente assoluto (Turkmenbashi, Padre dei Turkmeni) fino alla sua morte, avvenuta per infarto il 21 dicembre 2006.

In base alla costituzione il Capo di Stato e di Governo è vitalizio e detiene poteri esecutivi, legislativi e giudiziari diretti. L'unico partito esistente è il Partito Democratico del Turkmenistan, che raccoglie politicamente tutto il popolo turkmeno. La presidenza di Nyýazow è stata caratterizzata, soprattutto, da un'impronta peculiarmente filosofica, basata sul Ruhnama, il Libro d'Oro, ove Niyazow scrisse le proprie teorie filosofiche e politiche, il cui studio è diventato obbligatorio per accedere a tutte le cariche pubbliche. In base a detti precetti, il Popolo Turkmeno deve preservare al massimo i propri costumi da eventuali corruzioni esterne. Da ciò derivano le leggi che vietano le acconciature di capelli e barbe non tipiche del Turkmenistan, quelle che vietano la diffusione di musiche e libri non turkmeni (tra cui l'opera lirica) e tante altre prescrizioni specifiche. Il culto della personalità del Presidente è coltivato in modo massiccio, attraverso varie iniziative pubbliche. Tra queste: la costruzione in ogni città del Paese di statue d'oro raffiguranti il capo che indica il sole (attraverso congegni ad orologeria le statue sono in grado di seguire i movimenti solari), la modifica del calendario utilizzando nuovi nomi per giorni e mesi, tratti dai nomi della famiglia e della corte del Presidente, la diffusione capillare e iperbolica di immagini raffiguranti il Capo, l'esaltazione dei concetti di famiglia e clan del Presidente, anche attraverso l'inaugurazione di una politica matrimoniale (matrimoni d'alleanza) tra famiglie di alto rango dell'area.

Il Ruhnama è un testo filosofico-morale suddiviso in due volumi, in cui l’autore spiega la vita l’universo e tutto il resto dando anche le regole etiche, familiari, sociali e religiose per il popolo (che poi in molti casi sono diventate leggi dello stato).

Destinato a diventare la guida spirituale del paese, l’autore dichiarò il Ruhnama libro sacro non solo alla pari della Bibbia e del Corano, ma anche più elevato per i turkmeni perché scritto dal Padre e Guida del Turkmenistan; quest’ultimo garantiva inoltre la sua diretta intercessione con Dio, affermando: “Chi leggerà per tre volte il mio libro conoscerà il divino e andrà in paradiso“.

Per garantire il successo del suo libro, Niyazov fece una legge per cui ogni cittadino del paese era tenuto a leggerlo (anche una volta sola, se a uno non interessa il paradiso…). Inoltre lo rese obbligatorio come testo di riferimento e citazione non solo in tutte le scuole come materia di studio e di esame dalle materne all’università; in tutte le cerimonie pubbliche, ed anche nelle moschee e nelle cerimonie religiose. Gli imam che rifiutavano di mettere il Ruhnama sullo stesso piano del Corano come testo di riferimento e di citazione venivano indagati e sottoposti ad interrogatori da parte della polizia. Inoltre criticare il libro o comunque mancarci di rispetto era considerato alla stregua di un attentato al capo dello stato e poteva essere punito con il sequestro dei beni, il carcere, la tortura; se l’offesa era grave non veniva punito solo il reo, ma anche la sua famiglia.

Per essere sicuri che il popolo lo leggesse sul serio, tutti i dipendenti pubblici di ogni ordine e grado e i medici dovevano saper citare a memoria il Ruhnama, gli studenti che volevano accedere all’università dovevano sostenere un colloquio sul Ruhnama, anche questo con verifica della conoscenza a memoria, e la stessa cosa veniva richiesta a chi voleva farsi la patente di guida.

Brani del Ruhnama venivano regolarmente letti in forma solenne alla televisione. Alcune citazioni sono ancora presenti in migliaia di manifesti e iscrizioni sugli edifici pubblici e religiosi. Addirittura dal 25 agosto 2005 una copia del libro orbita intorno alla Terra dopo un viaggio sulla navicella “Dniepr”.

Il Ruhnama viene poi celebrato in cerimonie e spettacoli con fastose scenografie, le più imponenti e importanti presso il monumento nel Parco della Memoria, una statua meccanica gigantesca che ogni sera alle 8 si apre con un fantastico spettacolo di luci e giochi d’acqua mentre gli altoparlanti diffondono per tutto il parco delle registrazioni di brani scelti.

Dopo la morte di Niyazov, il suo successore Kurbanguly Berdymukhammedov sta gradualmente eliminando il culto di Niyazov e del suo libro. Nelle scuole il Ruhnama rimane ancor oggi materia di studio, ma dal 2011 è facoltativa e limitata ad una sola ora alla settimana. La sua lettura non è più obbligatoria per legge, mentre continua ad essere obbligatoria per l’accesso a tutte le facoltà universitarie: che si tratti di matematica, biologia, psicologia o altro ancora, alle specifiche materie d’esame viene sempre aggiunto il “Sacro Ruhnama”.

Va detto però che come Berdymukhammedov sta rimpiazzando le statue, i manifesti, ecc. di Niyazov con i propri, sta a poco a poco sostituendo anche il Ruhnama con i propri scritti: nelle cerimonie al posto del Ruhnama, come testi di obbligatorio riferimento e citazione, si leggono ora le opere del molto più poliedrico Berdymukhammedov, scritti che spaziano dall’economia alla storia, dalla sanità alla religione, dall’erboristeria alle corse dei cavalli.

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