ELEANOR MARX L'ANIMA FRAGILE DEL SOCIALISMO
Eleanor Marx (1855-1898) fu la sestogenica e più giovane figlia di Karl Marx e Johanna ‘Jenny’ von
Westphalen sposatisi nel 1843 esiliati in quel momento a Londra e in forte dissesto economico.
Durante i suoi primi anni Eleanor mantenne un rapporto molto stretto con il padre, che passava tutto il
proprio tempo libero con lei portandola sulle spalle, regalandole giocattoli, inventando lunghi racconti che
duravano per mesi interi o insegnandole le mosse degli scacchi.
Il padre leggeva alle figlie testi quali la Canzone dei Nibelunghi, il Don Chisciotte e le opere teatrali di
William Shakespeare e questi ispirarono in Eleanor un profondo interesse nei confronti della letteratura:
poteva citare lunghi passi a memoria tratti da Shakespeare a partire dall'età di 3 anni.
Ricevette la prima educazione in parte a casa e in parte presso il South Hampstead College for Ladies che
lasciò all'età di 14 anni perché riteneva che quello che imparava dal padre fosse più di suo gusto rispetto a
quello che le sapeva offrire la scuola.
Nel corso della prima adolescenza l' amore per il teatro shakespeariano la invogliò alla creazione del
Dogberry Club in cui lei, l'amica Clara Collet (che diverrà una riformatrice sociale) e le loro famiglie al gran completo si mettevano a recitare Shakespeare mentre Marx li stava ad osservare.
Elanor fu una figlia coccolata. Aveva una sorprendente somiglianza fisica con il padre e un’affinità nel
temperamento intellettuale. Tuttavia, le fu sottratta la gioia: le sorelle, sposate, vivevano in Francia,
avevano bambini da accudire. Lei, preda di esaurimenti nervosi, di una sottile forma di anoressia, non
riusciva a liberarsi dall’egida del padre. “Ciò che papà e i dottori non capiscono è che il riposo è l’unica cosa
che non voglio, voglio la vita”.
A 17 anni si innamorò del giornalista francese Prosper-Olivier Lissagaray, che aveva preso parte alla
Comune di Parigi. Pur condividendone le idee, Karl Marx si oppose alla loro relazione, in parte perché
Lissagaray aveva 34 anni, il doppio di Eleanor, in parte perché dipendeva molto dalla figlia e desiderava
averla con sé. Nel 1873 Eleanor Marx si trasferì a Brighton per essere indipendente dalla famiglia e iniziò a
lavorare come insegnante in una scuola per ragazze. Frequentò sempre più liberamente Lissagray, lo aiutò
a scrivere la sua storia sulla Comune di Parigi e convinse il padre a tradurla.
Quando, a 28 anni, morì Marx, fu lei ad assumersi il compito di organizzare i documenti del padre e la
pubblicazione del suo lavoro. La morte del padre fu una liberazione. Eleanor era appassionata, voleva
amare.
Negli anni Ottanta si dedicò sempre di più all’impegno politico e si iscrisse alla Social Democratic Federation
(SDF), il primo partito politico socialista, fondato nel 1881. Nel 1885 se ne distaccò per fondare la Socialist
League, più radicale e internazionale. Nel 1884 incontrò Edward Aveling, che diventerà suo compagno fino
alla morte. Aveling era un attivista socialista, divulgatore scientifico delle teorie sull’evoluzione di Charles
Darwin e dell’ateismo. Era anche un appassionato di letteratura e di teatro. Aveling era già sposato, ma i
due si frequentarono in spregio dei valori borghesi dell’epoca, avversati da entrambi.
Insieme scrissero “The Woman Question”, un trattato uscito nel 1886 che coniugava socialismo e
femminismo. Sosteneva, in particolare, che il patriarcato e lo sfruttamento delle donne fossero connaturati
al capitalismo, che la liberazione femminile era una condizione di partenza per il socialismo e che sarebbe
dovuta avvenire per opera di uomini e donne insieme.
In quegli anni Eleanor Marx prese parte a scioperi, manifestazioni e incoraggiò il formarsi dei primi
sindacati. Organizzava letture di romanzi e poesie e spettacoli teatrali aperti a tutti e considerò l’idea di
diventare attrice, convinta che attraverso il teatro si potessero mostrare nuovi modelli di famiglia, amore e
società. Amava in particolar modo le opere di Ibsen e cercò di imparare il norvegese per tradurle.
Traduceva anche in inglese opere letterarie straniere, tra cui la prima versione di Madame Bovary stampata
in Regno Unito nel 1886.
La sua storia con Aveling era molto travagliata, non solo lui accumulava debiti mentre lei lo manteneva, ma
vennero fuori numerosi suoi tradimenti. Il 31 marzo del 1898 l’uomo, da poco rimasto vedovo, le confessò,
contravvenendo alla promessa di sposarla non appena si fosse liberato dal precedente matrimonio, che
aveva sposato una giovane attrice di 22 anni. Si avventò poi contro di lei in cerca di denaro e non appena
questi se ne fu andato, Eleanor indossò un abito da sposa, salì in camera, tracannò una notevole quantità di
acido cianidrico e all’età di 43 anni si ammazzò. Lasciò un biglietto: “La mia ultima parola per te è la stessa
che ho pronunciato in questi lunghi, tristi anni: amore”.
Il 5 aprile 1898 si tenne un servizio funebre in una stanza della stazione ferroviaria di London Necropolis a
Waterloo , a cui partecipò una grande folla di persone in lutto. I discorsi sono stati fatti da Aveling, Robert
Banner, Eduard Bernstein, Pete Curran, Henry Hyndman e Will Thorne. Dopo il memoriale, il corpo di
Eleanor Marx è stato portato in treno a Woking e cremato. Un'urna contenente le sue ceneri fu
successivamente tenuta al sicuro da una serie di organizzazioni di sinistra, tra cui la Federazione
socialdemocratica, il Partito socialista britannico e il Partito comunista della Gran Bretagna, prima di essere
finalmente sepolta accanto ai resti di Karl Marx e altri membri della famiglia nella tomba di Karl Marx al
cimitero di Highgate a Londra nel 1956.
Il 9 settembre 2008 una targa blu dell'English Heritage è stata posta sulla casa al 7 Jewish Walk, Sydenham,
a sud-est di Londra, dove Eleanor aveva trascorso gli ultimi anni della sua vita.
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