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  • Massimo Mannarelli

SAFET ISOVIC' IL PADRE DELLA SEVDALINKA


Safet Isović (6 gennaio 1936 - 2 settembre 2007) era un cantante bosniaco che si rifaceva al "Sevdalinka", genere tradizionale di musica popolare della Bosnia Erzegovina, i cui compositori sono in gran parte sconosciuti perché si tratta di canzoni popolari tradizionali.

Le canzoni di Sevdalinka sono molto elaborate, cariche di emozioni e tradizionalmente cantate con passione e fervore. La combinazione di elementi orientali, europei e sefarditi denota questo tipo di musica nell’ambito della musica popolare Balcananica.

Isović vinse molti premi esibendosi in alcuni dei più grandi festival dell'ex Jugoslavia e questo ha contribuito in modo significativo alla rinascita del Sevdalinka.

Isović è nato in una famiglia bosniaca a Bileća, situata nella regione dell'Erzegovina dell'odierna Bosnia ed Erzegovina, mentre faceva parte del Regno di Jugoslavia.

All'età di cinque anni nel 1941, quando la Jugoslavia fu invasa da tedeschi, la famiglia di Safet fuggì a Banja Luka, dove frequentò la scuola elementare. Dopo la guerra, la famiglia Isović tornò a Bileća e furono numerose le città dove andarono a vivere come Banja Luka, Trebinje e Slavonski Brod.

Dopo il diploma di scuola superiore, Isović voleva iscriversi al college a Zagabria, ma sotto la pressione dei suoi genitori si trasferì a Sarajevo nel 1955 e iniziò a frequentare la facoltà di legge. Mentre studiava a Sarajevo, fu convinto dagli amici del college a fare un'audizione per l'ensemble studentesco "Slobodan Princip Seljo", dove impressionò la giuria.

Poco dopo essersi unito al gruppo, gli amici lo convinsero a fare un provino per Radio Sarajevo. Pur fallendo la sua prima audizione superò la seconda e ciò gli permise di trascorrere l'anno successivo con insegnanti di musica, cantando e imparando a suonare il pianoforte. Dopo un anno di studio, fu invitato a registrare due canzoni, che furono pubblicate il 6 aprile 1957.

Isović tenne il suo primo concerto da solista il 19 marzo 1963 a Belgrado.

Fu l’unico cantante dell'ex Jugoslavia ad esibirsi alla Sydney Opera House in Australia.

Vinse il premio Microfono d'Oro in Jugoslavia e 35 premi regionali d'argento e d'oro.

Sebbene affermasse di essere anticomunista, trascorse molto tempo con i politici di regime, Avdo Humo e Džemal Bijedić, e con il presidente jugoslavo Josip Broz Tito e la moglie Jovanka Broz.

Isović divenne delegato dello SDA (Partito d'Azione Democratica), partito politico della Bosnia ed Erzegovina, fondato nel 1990 da Alija Izetbegović, Muhamed Filipović e Fikret Abdić.

Nell'estate del 1992, Isović fu ferito dai bombardamenti durante la guerra in Bosnia. Durante le guerre jugoslave degli anni '90, divenne per la seconda volta nella sua vita rifugiato di guerra trasferendosi a Zagabria fino alla fine della guerra in Bosnia. Trascorse, poi, l'ultimo decennio della sua vita a Sarajevo dove morì il 2 settembre 2007 e dove fu seppellito nella moschea di Ali Pasha.

La sua morte provocò una massiccia ondata di dolore in tutto il paese. In una cerimonia commemorativa tenutasi al Teatro Nazionale della Bosnia ed Erzegovina fu nominato "Padre del Sevdalinka" da Beba Selimović.

Il ministro della Cultura e dello Sport, Emir Hadžihafizbegović, ha affermato che Safet Isović ha compiuto grandi azioni sia quando ha parlato sia quando ha cantato. Ivica Šarić, dell'Opera di Sarajevo, ha detto che il mondo è rimasto senza il miglior interprete di sevdalinka .



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